DOMANDA:    Quali sono le cause del cheratocono?

RISPOSTA:   Il cheratocono è una degenerazione della cornea che assume, appunto, una forma conica. Da cosa derivi la malattia degenerativa non è ancora ben chiaro. Le cause, quindi, restano sconosciute anche se le ipotesi più accreditate al momento individuano come motivi la predisposizione genetica insieme con alcuni fattori ambientali. CONTINUA A LEGGERE


DOMANDA:    Quali sono i sintomi, come si riconosce il cheratocono?


RISPOSTA:    Il cheratocono può essere diagnosticato attraverso una visita oculistica specifica. Tuttavia, il soggetto affetto da cheratocono, noterà che la visione diventerà progressivamente sempre più sfocata inoltre, se il cono non è iniziale, non riuscirà a vedere bene neanche utilizzando gli occhiali correttivi.
 CONTINUA A LEGGERE




DOMANDA:    A che età si sviluppa il cheratocono?

>RISPOSTA:    Il cheratocono si manifesta nell’infanzia e nella pubertà e progredisce, nella maggior parte dei casi, fino ai 35/40 anni. Mentre, in casi più rari, continua a progredire anche oltre. CONTINUA A LEGGERE






DOMANDA:    È possibile prevenire il cheratocono?

RISPOSTA:    Purtroppo non conoscendo le cause che ne determinano lo sviluppo, non è possibile neanche conoscere come prevenire l’insorgenza della malattia. Tuttavia una diagnosi precoce può determinare un’evoluzione meno significativa della malattia. Riuscire a diagnosticare il cheratocono in tempo significa poter agire con trattamenti minimamente invasivi (Cross- Linking) e, spesso, riuscire a mantenere un’ottima vista con una minima correzione. Dal lato opposto una tardiva diagnosi, può portare a dover ricorrere al trapianto di cornea. CONTINUA A LEGGERE




DOMANDA:    Il cheratocono porta alla cecità?


RISPOSTA:    Generalmente il cheratocono non porta alla cecità. Può però peggiorare molto la vista. Oggi ci sono terapie (Cross-Linking) e metodi correttivi con lenti a contatto di ultima generazione che possono aiutare in maniera determinante il paziente affetto da cheratocono. CONTINUA A LEGGERE.




DOMANDA:    Una persona affetta da cheratocono può guidare?

RISPOSTA:    Certo! Basta raggiungere i requisiti previsti dalla legge (anche con correzione tramite lenti a contatto).
Vuoi ottenere una visione ottimale anche se hai un cheratocono? Chiama il Dott. Mugnai al 333 7501605
CONTINUA A LEGGERE





DOMANDA:    Una diagnosi precoce può servire?


RISPOSTA:   Prima si agisce prima si minimizzano i danni corneali e quindi visivi. Il Cross-Linking può essere determinante. CONTINUA A LEGGERE







DOMANDA:    A quale età deve essere effettuata la prima visita oculistica?

RISPOSTA:    La prima visita oculistica è consigliata quanto prima possibile, questo per poter agire non solo sul cheratocono, se presente, ma anche su altre patologie tipiche che possono essere affrontate e curate fin da piccoli. Se esiste familiarità per il cheratocono e se il bambino lamenta sintomi tipici (come ad esempio una visione sfocata anche se corretta con occhiali) deve essere effettuata una visita oculistica completa con ricerca del cheratocono servendosi di strumenti diagnostici appositi come ad esempio del topografo corneale.






DOMANDA:    Quali sono i rimedi in caso di cheratocono?

RISPOSTA:    Se la malattia è ad uno stadio molto iniziale si possono usare gli occhiali. Nei casi più evoluti le lenti a contatto consentono di riacquisire una visione ottimale. Anche l’inserimento degli anelli intrastromali (Intacs) permette di ottenere buoni risultati quando le lenti a contatto non siano tollerate. Se la malattia si mostra evolutiva si può effettuare un Cross-Linking. In ultima analisi si ricorre al trapianto corneale. Per fortuna i progressi della medicina e gli strumenti tecnici oggi disponibili rendono questo intervento meno difficoltoso che in passato.




DOMANDA:    L’alimentazione può  aiutare una persona affetta da cheratocono?

RISPOSTA:  Sebbene una corretta alimentazione sia sempre auspicabile, non ci sono evidenze scientifiche che convalidino la tesi.
.





DOMANDA:    Con il cheratocono avanzato si rischia la perforazione della cornea?

RISPOSTA:    La perforazione della cornea anche in presenza di un cheratocono avanzato è una eventualità molto remota infatti la cornea, seppur assottigliata, mantiene sempre una buona resistenza.






DOMANDA:    Perché usare lenti a contatto in caso di cheratocono?

RISPOSTA:    Le lenti a contatto per cheratocono servono per ottenere quella visione ottimale che è venuta meno in seguito alla assunzione della cornea della forma, appunto, conica.
.



DOMANDA:    Le lenti per cheratocono provocano fastidio?

RISPOSTA:    Ogni persona è un caso a se. Le lenti a contatto Rigide Gas Permeabili (RGP) tuttavia sono generalmente meno tollerate rispetto ad altri tipi di lenti a contatto. Per questo, in caso di cheratocono, possono essere applicate lenti a contatto Ibride o lenti a contatto Minisclerali che non provocano fastidio a chi le indossa. Anche il Piggy Back (lente a contatto Rigida Gas Permeabile su lente a contatto morbida) può essere una valida alternativa: la lente morbida crea un bendaggio protettivo, mentre quella rigida garantisce una visione ottimale.




DOMANDA:    Quali lenti a contatto sono indicate per il mio cheratocono?

RISPOSTA:    Ogni soggetto e ogni cheratocono costituiscono una storia unica che solo con l’aiuto di un bravo professionista si riesce a risolvere. Per fortuna la tecnologia mette a disposizione dell’applicatore una quantità elevatissima di lenti e geometrie. Oggi ci sono altissime possibilità di applicazioni risolutive su quasi tutti i cheratoconi.
Vuoi sapere quale potrebbe essere la lente ottimale per il tuo caso? Contatta il Dott. Mugnai al 333 7501605.



DOMANDA:    Le lenti a contatto rallentano l’evoluzione del cheratocono?

RISPOSTA:    Per molti anni  si è attribuito alle lenti a contatto un azione contenitiva sul cheratocono. In realtà non vi sono evidenze scientifiche che dimostrino come le lenti a contatto riescano a rallentare lo sviluppo del cheratocono. Alcuni oculisti, tuttavia, le consigliano sia come mezzo correttivo che terapeutico di prevenzione.






DOMANDA:    E’ vero che le lenti a contatto possono danneggiare il cheratocono?

RISPOSTA:    E’ una tesi molto discussa. In realtà una lente ben applicata non interagisce minimamente con il cono e, di conseguenza, non può arrecare nessun danno o irritazione al cono. Una lente che, al contrario, sfreghi sul cono può creare da banali fenomeni irritativi a vere e proprie ferite corneali o ulcere. Ecco perché è di fondamentale importanza affidarsi ad un applicatore esperto e specializzato in applicazioni di lenti a contatto per cheratocono.
Le tue lenti sono fastidiose? Contatta il Dott. Mugnai al 333 7501605

DOMANDA:    Il Cross-Linking permette di guarire dal cheratocono?

RISPOSTA:    No, però ne blocca il processo evolutivo aumentando la robustezza della cornea.




DOMANDA:    Che cosa sono gli anelli intrastromali?

RISPOSTA:    Gli anelli intrastromali (o Inserti intracorneali o ICRS - Intra Corneal Ring  Segments - o Intacs o Ferrara Rings) sono dei semianelli di materiale plastico che vengono inseriti nello spessore corneale. L’inserimento degli anelli intrastromali causa un appiattiamento della cornea e un conseguente miglioramento della funzione visiva. Anche in presenza degli anelli intrastromali è possibile, per un ulteriore miglioramento del visus, usare le lenti a contatto. Se necessario gli anelli intrastromali possono essere rimossi facilmente.






DOMANDA:    Che cos’è il trapianto di cornea?

RISPOSTA:    E’ la sostituzione della cornea con quella di un donatore. Può essere a tutto spessore, cheratoplastica perforante, in cui vengono sostituiti tutti gli strati della cornea o lamellare in cui viene lasciato in sede lo strato corneale più profondo, mentre viene sostituita tutta la parte anteriore patologica della cornea.





DOMANDA:    Vuoi ottenere una correzione ottimale con occhiali o lenti a contatto?

RISPOSTA:   Chiama il Dott. Mugnai, ottico optometrista, al 333 7501605.